Italiani schiavi del fisco

Nell’indice della libertà fiscale 2016, redatta dal centro studi Impresalavoro, l’Italia risulta essere all’ultimo posto nella classifica finale dei 29 Paesi analizzati nella loro libertà impositiva, secondo quanto scrive il quotidiano Italia Oggi. Davanti a tutti i Paesi dell’area Euro, più la Svizzera, incoronata regina della libertà fiscale.  L’indice, scrive il centro studi fondato dall’imprenditore Massimo Blasoni, è stato realizzato muovendo da sette diversi indicatori, ognuno dei quali «analizza e monitora un aspetto specifico della questione fiscale». Sono presi in esame il numero di procedure necessarie per pagare le tasse, il numero di ore necessarie per pagare le tasse, il total tax rate sulle imprese, i costi per pagare le tasse, la pressione fiscale sul Pil, la variazione della pressione fiscale dal 2000 al 2014 e il tax rate delle famiglie. Le banche dati a cui il centro studi ha attinto, rielaborando le informazioni, sono quelle di Eurostat e Doing business (Banca mondiale). L’Italia con 14 procedure per pagare le tasse, 11 giorni dedicati agli adempimenti e 7.600 euro di costi per la burocrazia fiscale occupa se non gli ultimi, tutti i posti di coda di ciascuna delle tabelle dei singoli indicatori.

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